giovedì 29 settembre 2011

Er pozzo der gelato - Portuense - Roma

Bentrovati a quei pochi che mi leggono!
Stasera vi voglio decantare le lodi di una gelateria pasticceria visitata più e più volte, di cui l'ultima un paio di settimane fa.

Er pozzo der gelato ha tre negozi, noi frequentiamo quello più vicino, in via Newton in zona Portuense, ma ne trovate un altro in piazza Scotti e uno anche a Morena.
Quello su via Newton è molto popolare, non poteva mancare anche il gruppo su Facebook:  Quelli der "Er pozzo der gelato" .
La location: si trova lungo via Newton, proprio all'altezza di Oviesse dall'altra parte della strada. All'esterno c'è una zona rialzata e circondata da fioriere sulla quale sono collocati i tavolini. Dentro ugualmente ci si può sedere, ma l'aspetto è quello di una classica pasticceria.
La carta: per la precisione, io ci sono sempre andata per il gelato, ma il banco della pasticceria è enorme e sempre ben fornito. Se andate per prendervi un cono da asporto, il gelato più piccolo è più grande di un qualsiasi cono piccolo di una qualsiasi gelateria e la qualità è ottima. Le creme sono quel giusto compromesso fra il ghiacciato e il farinoso, non so se mi spiego, e il mio preferito è il cioccolato. L'ultima volta che ci siamo andati ci siamo seduti al tavolo e abbiamo ordinato le coppe, di cui vi propongo accurata documentazione fotografica. Il prezzo in questo caso è nella media (6 €).
Oltre alle normali coppe, il menu propone anche una serie di coppe particolari, con frutta e granelle varie. Addirittura si può ordinare il tegamino (gelato alla vaniglia con due pesche sciroppate), gli spaghetti di gelato, oppure un'immensa coppa di frutta e gelato grande quanto un vaso di fiori che in teoria dovrebbe essere per due ma io l'ho vista prendere da una persona sola.........



Il servizio: diciamo che il nome è tutto un programma. Nel senso che ovviamente non siamo nel locale fighetto con il cameriere fighetto, tuttavia il servizio è cortese anche se non velocissimo. Il locale è sempre pieno di gente e a volte si rischia di dover aspettare per sedersi.


Per una bella scorpacciata di gelato! 
ciao, Lilac



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web : Er pozzo der gelato
via I. Newton 84
Roma

lunedì 26 settembre 2011

Cosa abbiamo cucinato oggi...

E' tardi... tanto per cambiare. Ogni giorno è pieno di cose da fare che non vorresti fare ma che devi fare per forza. E poi ti ritrovi all'una di notte a fare quello che ti piace fare.
Cucinare non mi piace.
Scrivere sul blog mi piace.
Oggi ho cucinato sughi per la pasta: un paio di chili di ragù (non quello terrone, che mi fa schifo, ma quello bolognese, che per me è IL ragù, ma qui si aprirebbe un dibattito ed è tardi) e il sugo di pomodoro. Fra ha fatto le zucchine grigliate. Io ho preparato per cena la pizza, ma non ho documentazione fotografica... me ne sono ricordata solo dopo averla mangiata :-)
Ragù

Sugo di pomodoro

Zucchine grigliate

Il mio congelatore sta per esplodere....
Buonanotte, Lilac

Premiata Trattoria Prati - Lariano - Roma

E' da questa estate che avevo allertato il maritozzo di cercare un ristorante dove si mangiasse solo funghi porcini dall'antipasto al dolce... o quasi! Sapevo già che, come ogni anno, arrivati a settembre sarei andata in fissa per i porcini, me li sarei sognati anche di notte e non mi sarei data pace finché non ne avessi fatta una scorpacciata.
Il bravo maritozzo si è messo su internet e, cerca che ti cerco, ha tirato fuori dal cilindro questa trattoria. Ovviamente ci siamo andati subito, anche perché prima della fine del periodo io devo assolutamente mangiarli altri cinque o sei volte.... sfido la sorte e vedo se riesco a non stare male ;-)
Allora in tarda serata di sabato partiamo alla volta di Lariano, dove è in corso anche la sagra del fungo porcino (che te lo dico a fare) perché come dice il cartello all'entrata in città:
Lariano, città del porcino, del pane e del vino!
Siccome siamo arrivati presto, il maritozzo parcheggia due chilometri prima e mi costringe a scarpinare fino alla sagra (ovviamente la strada è in salita.... siamo ai castelli!). Appena si arriva nelle immediate vicinanze, si viene aggrediti da un profumo irresistibile di funghi e carne arrostita. Ma bisogna farsi spazio fa una serie interminabile di bancarelle, venditori di folletto, tupperware e indigeni affamati prima di arrivare al vero e proprio stand della sagra: quello dove si mangia per intenderci! Una serie di persone in fila ad un chioschetto si procurano il biglietto che, alla modica cifra di 8€ dà diritto a: un primo piatto a base di porcini a scelta + un panino ai porcini + un bicchiere di vino o mezzo litro d'acqua. Buono no?!?
Sniffiamo come due bracchi e guardiamo da lontano le signore che servono i piatti agli stand: fettuccine,  tagliatelle, risotto, cellitti.... tutto ha un aspetto molto invitante. Ma ora è troppo per noi da sopportare, è una vera tortura, e quindi decidiamo di avviarci verso il ristorante.





La location:  la Premiata Trattoria Prati si trova proprio a Lariano, in una stretta viuzza che si imbocca a sinistra dalla strada principale, venendo da Roma.
C'è un grande sterrato di proprietà del ristorante che funge da parcheggio e quando arriviamo è praticamente già pieno.
Ci sono pochissimi tavoli all'esterno, sotto il portico e io resto delusa quando scopro che il nostro invece è dentro.
La sala è un enorme stanzone gremito di gente che parla a voce alta, per parlare con quello che sembra il proprietario e che ci viene ad accogliere all'ingresso bisogna alzare la voce.
Rifiutiamo il tavolo che ci indica: è praticamente un tutt'uno con il braciere della carne.... a fine serata rischierei di buttare orecchie (per il rumore assordante) e pelle (per il caldo lessante) in una volta sola.
Allora ci accompagna "nell'altra sala": usciamo di nuovo fuori e giriamo intorno all'edificio per poi entrare in un altro annesso dove si trova l'ennesimo stanzone gremito di gente vociante. In fondo alla sala c'è la tv accesa con la partita. Oddio!!
Ci guardiamo intorno e decidiamo che fra le due sale il posto può contenere almeno duecento coperti, ma forse anche di più.
Ed è tutto pieno! Speriamo sia buon segno.







La carta: durante il periodo si può approfittare del menu a 30€ che fornisce antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, acqua, vino e caffè, tutto a base di porcini ovviamente.
Noi ordiniamo alla carta: 1 insalata di funghi porcini, 1 tagliolini ai funghi porcini e tartufo, 1 filetto alla griglia, 1 tagliata, 2 piatti di funghi porcini arrosto, 2 dolci, 2 caffè.................. 60€. Non male direi.
I funghi sono buonissimi, la carne idem e anche la cottura mi lascia soddisfatta (e detto da una fiorentina...!).
Encomio particolare per i tagliolini che, anche se si sono fatti aspettare un sacco di tempo, sono perdonati: cottura perfetta, porcini a volontà e tartufo che si sentiva al punto giusto, in modo da non sopraffare il fungo. Peccato che non li abbia presi anch'io... :-(
Il dolce appena sufficiente: pan di spagna al cioccolato con nutella e panna, porzione microbica e poi la mia torta Pinguì è moooolto più buona.









Il servizio: nonostante la marea di gente che c'era, il cameriere ha preso l'ordinazione pochi minuti dopo che c'eravamo seduti. L'antipasto arriva velocemente. Io chiedo che il mio secondo venga servito insieme al primo di Fra e il cameriere non fa problemi.
Peccato però poi che i tagliolini arrivino circa mezz'ora dopo il mio filetto e dopo numerosi solleciti da parte di Fra che, inebriato dai profumi che inondavano la sala, stava morendo di fame!
I camerieri indossano tutti una maglietta nera che sulla schiena riporta frasi simpatiche: "C'è più gusto a esse de Lariano" e "Non accettare porcini dagli sconosciuti". Ognuno ha un compito: chi porta i primi e i secondi, chi il dolce, chi sparecchia. Il servizio, come il locale, è alla buona. D'altronde siamo in una trattoria, e infatti il posto non si spaccia per ristorante raffinato ma dichiara subito la propria origine.






Direi che il rapporto qualità prezzo è molto buono in considerazione delle ottime materie prime dei prodotti serviti e delle porzioni adeguate. Se non siete come me e vi adattate a posti che offrono buon cibo senza niente a contorno, allora provate questa trattoria: si mangia bene!
 Porcino for president! Lilac


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web : Premiata Trattoria Prati
via Dante 28
Lariano, Roma
visitata sabato 24 settembre 2011

venerdì 23 settembre 2011

Bilancia pesapersone - Auchan

Stasera vi voglio parlare di uno dei miei ultimi acquisti.
Era tanto tempo che il maritozzo mi chiedeva una bilancia da mettere in bagno. Ultimamente gli è presa la fissa di farsi il fisico... mah, saranno i 40 che si avvicinano... comunque a me sembra che stia bene così com'è.
Insomma, per farla breve, io la bilancia non l'avevo ancora comprata. Dove la mettevo se nel bagno ancora non abbiamo neppure un mobile?? In fondo sono solo poco più di due anni che abitiamo qui, un po' di tempo ci vuole!
E poi ho visto lei. Piccolissima, sottile, grande meno di un ipad. E come ci sta il 44 del maritozzo su questo francobollo?? mi sono chiesta. E invece no! Non so se sia merito di particolari qualità di equilibrista, ma la bilancia è comoda e riesce anche a pesare!!! :-) Le sue ridotte dimensioni la fanno stare anche sulla mensola del bagno e ormai la usiamo tutti i giorni.


Il display digitale è scorrevole e può essere riposto all'interno della bilancia quando non è in uso.
Esiste in bianco, nero, rosso e blu e costa la modicissima cifra di 11,50€ da Auchan (io l'ho presa da quello a Parco Leonardo).
Ma voi l'avevate mai vista una bilancia così??
ciao, Lilac

mercoledì 21 settembre 2011

Ristorante L'orologio - Fiumicino - Roma


Vi avviso subito che questa recensione è di parte.
L’osteria dell'orologio (che osteria proprio non è) è il ristorante dove abbiamo fatto il pranzo di nozze ed è ovvio che per me qui si mangi bene ;-)

La location: siamo a Littleriver, ovviamente, ma dalla parte del paese, non di Isola Sacra. Per intenderci, sulla strada che costeggia il canale e dove si trovano anche zi’ Pina e Bastianelli. Il locale non ha più di 25 coperti all’interno, perciò d’inverno prenotate con largo anticipo altrimenti rischiate di rimanere in piedi. D’estate e nelle belle giornate invernali si può pranzare all’aperto nello spazio pedonale adiacente al ristorante. Qui i tavoli sono di più, sono apparecchiati semplicemente, con tovagliette e tovaglioli di stoffa e bei posti tavola con calici di varie misure. I clienti sono prevalentemente persone del posto e romani in trasferta pro pesce. Ci è capitato di cenare qui in una delle tante sere in cui il ristorante era pieno ed abbiamo visto che il capo cameriere faceva fatica a mandare via le tante persone che chiedevano un tavolo.



La carta: il pesce regna sovrano. La materia prima è di ottima qualità e il cuoco, che conosciamo, si premura di costruire il menu in base a quello che è il pescato della stagione. I piatti sono sapienti abbinamenti di pesce e alternativamente verdura, legumi o frutta, con risultati che sorprendono l’occhio e gratificano il palato. E’ possibile ordinare alla carta (antipasti 12/18€, primi 12€, secondi 18/22€, dolci 6€) oppure optare per il menu degustazione a 40€. Noi abbiamo mangiato un sacco di cose perché abbiamo ordinato tutti piatti diversi, e poi Fra ha preso il menù e gli hanno portato anche piatti che non erano sulla carta. Mentre scegliamo, il cameriere ci porta un assaggino offerto: gambero fritto su letto di crema di zucchine, slurp!
Poi attacchiamo con l’ordine: crudo di pesce, fiori di zucca ripieni di gamberetti e ricotta su pesto di rucola e salsa al pomodoro, moscardini  fritti con salsa di zucchine e riduzione di salsa al curry (i miei preferiti!), mezze maniche con palamita e pomodorini, pescato del giorno in crosta di riso soffiato, semifreddo al pistacchio con crema di cioccolato fondente…………… sono solo alcune delle cose che abbiamo assaggiato, ma ce n’erano tante altre altrettanto allettanti.



Il servizio: ottimo, il cameriere vi accoglie con il sorriso ed è sempre lì a farsi in quattro per assicurarsi che tutto vada per il meglio. Quando viene servito il piatto, il cameriere ne declina il nome descrivendo tutti gli ingredienti, e lo dispone sul tavolo in maniera che la composizione sia rivolta a favore del commensale. Nonostante l’estrema attenzione e le maniere che possono sembrare un po’ pompose, l’atmosfera è molto rilassata e ci si sente a proprio agio. Devo poi fare una menzione a parte per la divisa che indossano i camerieri: camicia nera sotto lungo grembiule nero con logo del ristorante, mi piace molto!

L’abbiamo scoperto l’anno scorso e da allora ci torniamo regolarmente. E’ consigliato per coloro che desiderano mangiare qualcosa di più originale rispetto ai soliti spaghetti alle vongole e non si lasciano spaventare da abbinamenti poco usuali come pesce e frutta. Da provare!
Buona prova, Lilac




via della Torre Clementina 114
Fiumicino, Roma
visitato sabato 17 settembre 2011

martedì 20 settembre 2011

Le Medieval - Aigues Mortes - Provenza

Aigues Mortes è una deliziosa cittadina racchiusa da mura medievali, di forma perfettamente rettangolare nella migliore tradizione romana.
Sulle mura si può passeggiare (chiudono prima del tramonto) e godere del panorama della città dall'alto e delle saline poco distanti.
Le strette viuzze perpendicolari sono costellate di negozietti che vendono dolci, saponi e profumi, intervallati ogni tanto da un ristorante tipico. Tutto intorno alle mura scorre un grande canale sul quale si spostano i battelli che portano i turisti in visita alla Camargue.
Ovviamente il minuscolo centro storico è completamente pedonale, quindi non conviene prendere l'hotel in centro: si dovrebbe lasciare l'auto e accollarsi i bagagli fino all'hotel.
Posizione:  l'hotel Le Medieval si trova immediatamente al di fuori di una delle porte principali di accesso alla città. Basta attraversare il ponte che passa sopra il canale e in soli 5 minuti a piedi siamo in centro. E' indubbiamente la posizione ideale per lasciare l'auto e visitare la città. E' possibile parcheggiare l'auto all'esterno davanti all'hotel, lo spazio è tanto.
Camere: è un piccolo edificio di due piani con pianta a U, al centro una piscina piccolissima ma pulita. La nostra stanza si trova al piano superiore, è abbastanza grande ma con un arredamento essenziale: letto, due comodini e una piccola scrivania. Fine. Il bagno (qui tutti i servizi sono in un'unica stanza) con la doccia è cieco e, come in tutta la Francia, manca il bidet. La stanza è pulita, ma un terribile odore di muffa dà la sensazione di sporco e malsano. Abbiamo dovuto dormire con la finestra aperta malgrado le squadriglie di zanzare.
Servizi: a parte la piscina, che era veramente microbica, l'hotel possiede anche la sala per la colazione. Il prezzo è sempre conteggiato a parte rispetto al costo della camera, ma noi come sempre abbiamo optato per una patisserie piuttosto che mangiare le fette biscottate e la marmellata confezionati. La ragazza alla reception è stata molto gentile e si è offerta di darci un po' di informazioni per la visita della città.



La città è abbastanza cara, per trovare qualcosa di meglio bisogna salire un po' di prezzo. Consiglio di prenotare con un po' di anticipo e accomodarsi da qualche altra parte!
ciao, Lilac


221 Av. Pont de Provence
Aigues Mortes
visitato martedì 28 giugno 2011

lunedì 19 settembre 2011

La Cinquecento lilla

Ragazzi, non potete capire cosa ho visto ieri!
Parcheggiata a pochi metri da casa mia c'era una meravigliosa Fiat Cinquecento lilla! Sono convinta che sia sempre stata lì, ma io ovviamente non l'avevo mai vista. E non ho potuto fare a meno di fotografarla:

Tornata a casa, ho detto a Cleopatra che stavo pensando di rifarle la carrozzeria, ma l'ho vista un po' perplessa... Cleopatra è la mia adorata auto newClio e, ovviamente... io ci parlo. Perché bisogna sempre farle sentire importanti, essere affettuosi, dare loro attenzioni insomma..... così poi anche loro si affezionano a noi e non ci abbandonano mai. Ma quando le ho detto che avevo intenzione di farla diventare lilla, per la prima volta in cinque anni e mezzo si è irrigidita e non mi ha risposto.
Bè, forse aspetterò ancora un po' per cambiarle colore. Certo però che è proprio bella.....
Buonanotte, Lilac 

domenica 18 settembre 2011

Anna

Questo fine settimana è venuta a trovarmi Anna (vedi documentazione fotografica!).
Anche se erano quattro anni che non ci vedevamo, ho avuto l’impressione che ci fossimo salutate solo due giorni prima, dopo uno dei soliti aperitivi in un locale a Milano ….. insomma è come se il tempo non fosse mai passato.  Abbiamo chiacchierato ininterrottamente per due giorni di fila e il sabato e la domenica sono  volati. E quando è partita mi è rimasta quella sensazione mista di malinconia e insoddisfazione che viene quando ritrovi un’amica per troppo poco tempo.

* * Amica ma perché non ti trasferisci anche tu a Littleriver???? J J J * *

E per invogliare la mia amichetta a trasferirsi qui, le ho fatto subito conoscere la fauna locale! Venerdì sera, appena arrivata fresca fresca da Milano, l’ho portata in una pizzeria di quelle ignoranti ignoranti…. al tavolo di fronte al nostro c’era una selezione accuratissima di specie indigene. 
A capo tavola c’è ‘la cowgirl’, una sciura di quasi cinquantanni vestita con una gonnellina giropassera, stivalozzo e camicetta con generoso scollo su seno sfacciatamente rifatto e infine, udite udite, un bel cappellone texano! La ‘signora’, di professione cartomante, sembrerebbe essere apparsa più volte in trasmissioni televisive, durante le quali legge le carte ad aspiranti prenditori di fregature. 
Alla sua destra il figlio ventenne palestrato, anche lui vestito in maniera improbabile, con canotta grezzissima infilata dentro bermuda ascellari a scacchi. Per la nostra immensa gioia, lo Yuri Chechi dei poveri, fra una fetta di pizza e un sorso di birra, ad un certo punto si alza e si esibisce in una traballante verticale. Ma il poveretto ne guadagna solo un rimprovero da una parente che lo cazzia perché ‘na camicia te la potevi pure mette eh?!?
Nel frattempo, l’orda dei cuccioli della fauna locale scorrazza inosservata per il cortile e, trovato il tubo per innaffiare, apre l’acqua e tenta di affogare un malcapitato cactus nonché inondare di acqua tutto ciò che gli sta intorno. Se non vi dispiace, sorvolerei poi sul resto del branco seduto alla lunga tavolata...
Avrei voluto pubblicare la recensione di questa pizzeria, ma mi sa che sarebbe stata troppo penalizzata dalla presenza inquietante. Ho deciso quindi di dargli una seconda possibilità ;-)
Spero di aver recuperato con la spiaggia: sia ieri che oggi siamo andate a Fregene (a breve una recensione del lido dove vado di solito) e poi sabato sera siamo andate, insieme anche al maritozzo (non nel senso di pasticceria ma nel senso di coniuge), nel ristorante dove abbiamo fatto il pranzo quando ci siamo sposati. 
Anna ho passato un bellissimo fine settimana, torna presto (prometto che non ti presterò più l'asciugamano che spela e che ti ha lasciato il culo pieno di peletti rossi....)!
un baciotto, Lilac

Maison Villaret - Nimes - Provenza


Non è un semplice forno…… la Maison Villaret è molto più di questo!


La location: si trova nel centro di Nimes, in una delle vie ad alta pedonabilità che potete trovare nei pressi della Maison Carrée e dell’anfiteatro. Ci si arriva esclusivamente a piedi.
Sembra che la tradizione del forno qui sia tramandata di generazione in generazione: alla parete c’è esposto un bel ritratto del signor Villaret, con un bel barbone scuro come si usava all’epoca.
La carta: appena si entra ci si trova davanti ad un immenso bancone popolato da ogni bendidio: pane di ogni tipo, baguettes normali, baguettes à l’ancienne, baguettes farcite, tartes, croque madame e croque monsieur e poi croissants, pain au chocolat, chocolat aux amandes e una serie infinita di pasticceria e dolci che farebbe svenire anche i più resistenti! C’è anche il gelato (non l’abbiamo provato ma aveva un buon aspetto, non come quello italiano ma si poteva assaggiare).
Il servizio: essendo una specie di forno, ci sono solo pochi tavoli da due all’interno disposti secondo la lunghezza del bancone. Ti puoi accomodare e poi ti servono le ragazze. Poiché sono le stesse che stanno anche al banco, e data la grande affluenza nel negozio, è possibile che si debba aspettare un po’ prima di essere serviti.  Sono comunque molto gentili.
Buoni assaggi, Lilac


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Maison Villaret
13 rue Madeleine
Nimes
visitato martedì 28 giugno 2011 

martedì 13 settembre 2011

Au petit patio – Orange – Provenza


Premessa:  a Orange, tutti i ristoranti che vedete in centro e nelle immediate vicinanze del teatro romano sono, o almeno ci hanno dato la fortissima impressione (ricordate che il naso di Fra non fallisce mai!) che fossero veramente troppo turistici. Piatti straconditi con carne o pesce troppo o poco cotta, niente di tipico o comunque di non realizzato in maniera “casereccia”.
Mi sono quindi documentata, internet è una fonte inesauribile di informazioni, bisogna solo sapere dove andare a cercarle ed essere in grado di selezionare quelle sincere e quelle lasciate da persone che potenzialmente hanno il vostro stesso gusto e la vostra stessa cultura culinaria J
Incredibilmente il ristorante Au petit patio non ha un sito internet. O almeno io non sono riuscita a trovarlo. Ma ha un’incredibile quantità di recensioni, tutte ottime, e tutte concordano sulla qualità dei piatti e sulla cortesia dei proprietari. La Michelin  l’ha inserito nel Bonnes petites tables 2011  (comprende i ristoranti che ricevono l’etichetta “Bib Gourmand”- Bib è l’abbreviazione di Bibendum - e cioè quelli con un eccellente rapporto qualità-prezzo). Questo è un link dove trovate una ricca serie di info sui questi ristoranti in Provenza, se vi interessa approfondire http://theprovencepost.blogspot.com/2011/02/deals-on-meals-in-provence.html.
Andiamo a vedere se hanno ragione….

La location: si trova in una viuzza secondaria, proprio sul perimetro della vecchia città medievale, due passi più in là rispetto ai classici percorsi turistici, ma bisogna sapere dov’è altrimenti non si vede. Si entra da un cancello in un piccolo patio (appunto) dove sono collocati pochi tavoli sotto alcuni alberelli. L’interno è più ampio, prevalentemente in legno ma elegante, con tanto colore sui muri e nell’apparecchiatura. Originalissimi, sopra ai tavoli dei vasetti con le piante aromatiche (tipico in Provenza): a noi è toccata una piantina carica di piccoli pomodorini ciliegini, rossissimi, mettevano allegria alla tavola e veniva voglia di coglierli, fichissimi! L’apparecchiatura era costituita da tovagliette colorate e posto tavola piatti/bicchieri/posate moderno. Completava l’atmosfera la candela a centrotavola. Ai tavoli vicini tutti i commensali sono francesi, persone indigene, famiglie con bimbi, giovani coppie, amici: come sempre buon segno.

La carta: cucina tradizionale proposta con un tocco di originalità. La padrona di casa accoglie gli ospiti con un grande sorriso, si ha l’impressione di andare a cena da amici. Abbiamo iniziato con un aperitivo di frutta analcolico buonissimo, non siamo riusciti a identificare tutti gli ingredienti (peccato, l’avrei replicato volentieri a casa!) accompagnato da delle olive condite e speziate molto appetitose.
E’ possibile scegliere il menu che comprende un antipasto, due piatti principali e il dolce, oppure ordinare alla carta. Noi abbiamo preso il menu e non siamo rimasti delusi! Gazpacho con grachio, carpaccio di zucchine e alici, spigola con puré di finocchi, pannacotta al pistacchio….. tutto eccellente! Durante la cena ci sono stati offerti diversi  assaggini degli altri piatti della carta, ci è piaciuto tutto, se fossimo rimasti più giorni saremmo sicuramente ritornati! Addirittura dopo il dessert, il caffè è stato servito con una serie di biscottini, mini meringhe e zuccherini colorati.

   
Il servizio: impeccabile. La proprietaria non ha mai perso il sorriso con cui ci ha accolto, anche quando l’ho assillata con una serie di domande per capire quello che dovevamo ordinare. Sicuramente un plus gli assaggini degli altri piatti della carta, offerti fra una portata e l’altra. L’atmosfera è rilassata e c’è una piacevole musica di sottofondo che permette di conversare amabilmente. Considerando la qualità degli ingredienti, l’abilità di esecuzione dei piatti, la cortesia e l’atmosfera, direi che 24 euro a testa è un prezzo molto basso.

Indubbiamente un ristorante da consigliare e da riprovare, inseritelo nel vostro itinerario se avete in programma una scappata da queste parti!
Ciao, Lilac





Au petit patio
11 rue Pontillac
Orange
visitato lunedì 27 giugno 2011

lunedì 12 settembre 2011

Cosa abbiamo cucinato oggi...

Oggi è stata una giornata veramente produttiva!! E non poteva essere altrimenti visto che sono stata ai fornelli praticamente tutta la giornata.... sono distrutta. Ma ora posso dire di avere da mangiare per due settimane, e il poco tempo libero la sera quando torno da lavoro è veramente tempo libero e non tempo sprecato a cucinare. Si vede che odio cucinare eh??!!??
Ma passiamo alla documentazione fotografica. Oggi vi mostro:






Merluzzo panato (da me) con patate al forno
Un secondo rapidissimo e dietetico. Le patate me le ha portate la mia amica Isa, sono quelle di paese, e finalmente ho riscoperto il sapore della patata... No, non mi sono data alle donne, intendevo che quelle che si comprano sono terribilmente dolci e devo affogarle nel sale. Queste invece sono saporite e non si sfanno, restano belle croccanti, come piacciono a me.







Gateau di patate (anche detto 'Gatto di patate' :-) )
Si lo so, non è un piatto proprio estivo, ma che volete, oggi ce l'avevo con le patate, era tanto che non le mangiavo e poi mi è venuta voglia del gatto...







Melanzane ripiene
Le ho fatte ripiene di carne, con un po' di pomodoro e mozzarella. Slurp!



Plumcake!
Questo è uno dei dolci preferiti di Fra. In realtà io lo faccio per la colazione, così il bambino mi mangia cose sane la mattina prima di andare in palestra. Poi però piace così tanto che non si riesce mai a coprire l'intera settimana perché finisce sempre intorno al giovedì.... e allora oggi ho fatto doppia dose :-)


Vi ho fatto venire fame?? :-)
Buonanotte, Lilac


venerdì 9 settembre 2011

L’herbier – Orange - Provenza

E veniamo alla chicca del viaggio!!!
Attendevamo con ansia il soggiorno presso questo piccolo e graziosissimo hotel perché io avevo letto su tripadvisor che le colazioni erano speciali. Ma andiamo per ordine J

Posizione: l’hotel L’herbier si trova in centrissimo, a due passi dal teatro romano, in una stradina tranquilla dove passa malapena una macchina. Niente parcheggio interno, ma c’è una convenzione con un parcheggio pubblico a poca distanza che conviene. In compenso a Orange una volta parcheggiata l’auto ve la potete scordare: è così piccola che tutto è raggiungibile a piedi.
Camere: la nostra era piccolina, ma pulita e con arredo e finiture nuove. Tutto moderno, per terra parquet chiarissimo, anche in bagno, e una bella doccia incassata con anta in cristallo. Phon, asciugamani, vanities tutto di buona qualità (finalmente un hotel che non usa asciugamani bianchi, ma di un elegante beige!). Al solito il wc è in un locale separato dal bagno.  La finestra dava su una corte interna, quindi poca luce, ma tanto arrivavamo in stanza quando era praticamente buio  e per una notte va più che bene. 
Servizi:  a parte rispetto al costo della camera c’è la possibilità di fare colazione…. e che colazione!!!!!   Questa è la perla dell’hotel, il motivo di tante buone recensioni sui siti di viaggi, e anche l’unica volta in cui abbiamo preferito l’hotel alle tante patisseries per fare colazione. Infatti il proprietario dell’hotel la mattina vi prepara sul momento delle divine crepes calde!!! Che poi potete farcire come più preferite: nutella, marmellata, burro e zucchero, miele…. tutto ciò che vi passa per la testa. E poi pane tostato, fette biscottate, biscotti, ciambellone, yogurt, cereali di diversi tipi, succhi di frutta e spremuta d’arancia, latte, caffè all’americana e una larga selezione di ottimi thè, tisane e infusi.
 Nonché un piccolo buffet di salato (formaggi e salumi).  Non c’è dubbio, in un marasma di hotel che chiedono una fortuna per delle colazioni di plastica e preconfezionate, questo vale veramente la pena!! Le crepes fatte in casa non hanno prezzo, non vi dico quante ne abbiamo mangiate…..


Se avete intenzione di visitare la Provenza, anche se un po’ ai margini della regione Orange va senza dubbio inclusa. Una giornata è più che sifficiente: mezza per il teatro e l’altra mezza per visitare la città. Fermatevi in questo carinissimo hotel e poi a cena in un piccolo delizioso resto a conduzione familiare…. Ve ne parlo nel prossimo post.
Ciao, Lilac

8 Place aux herbes
Orange
visitato lunedì 27 giugno 2011

domenica 4 settembre 2011

Cosa abbiamo cucinato oggi.....

Il fine settimana è l'unico momento in cui abbiamo tempo per cucinare. A volte ci sbizzarriamo, a volte ripetiamo ricette collaudate. Questa volta abbiamo fatto entrambe le cose.








Riso di Provenza alla pescatora

Visto che sto raccontando il viaggio in Provenza, questo risotto cade a fagiuolo!
Quando siamo andati a Saintes Maries de la mer abbiamo comprato diversi chili di riso. La Camargue è una zona paludosa che si trova in Provenza e vi si trovano diverse risaie. Il riso che viene prodotto è sia quello grezzo bianco, sia quello nero, sia quello rosso. E' un chicco lungo, poco lavorato, ideale per i risotti, che cuoce in un'infinità di tempo. Più tempo ci mette a cuocere più la pasta/riso sono buoni!
Fra ha cucinato questo risotto per tre quarti d'ora!!! ma ne è valsa la pena... buonissimo!!






Torta di mele
La ricetta di mamma non mi tradisce mai.
Avevo comprato delle mele per farle insieme al lattughino e alcune sono avanzate e quindi sono stata costretta purtroppamente a fare la torta di mele!




Però il risultato non mi ha soddisfatto al cento per cento. La torta è leggermente troppo cotta, infatti questo cavolo di forno scalda troppo. Possibile che sono due anni che abito in questa casa e ancora non ho imparato ad usare il forno della mia cucina??? Ma prima o poi riuscirò ad addomesticarlo!!!
Comunque al maritozzo è piaciuta, se n'è mangiato subito una bella fetta ancora calda.

Melanzane sottolio
E questa è la parte di sperimentazione... Seguendo la ricetta che mi ha dato la mia amica Monica, o meglio la nonna di Monica che Monica però chiama mamma.... uffa mi è venuto il mal di testa...
Insomma, tempo fa le avevo chiesto la ricetta e oggi mi sono cimentata. Questo è il risultato:

Per sapere se sono anche buone bisognerà aspettare qualche settimana. Speriamo bene, vi farò sapere!
Buonanotte, Lilac